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Alberto Re: Esistere o (R)Esistere

Dal 20 settembre “ESISTERE O (R)ESISTERE” CON LE OPERE DI ALBERTO RE per Villa Sant’Apollonia, casa di CUltuRA

Venerdì 20 settembre si inaugurerà la mostra “Esistere o (r)esistere”, un significativo tributo oltre la vita di Alberto Re, secondo protagonista della rassegna “Villa Sant’Apollonia, casa di CUltuRA”.

Dopo “Strisce d’autore”, che hanno aperto l’edizione 2024 della nostra rassegna d’arte, la personale di Alberto Re ci coinvolgerà in un crescendo di emozioni. Un suggestivo viaggio per scoprire il modo in cui, nonostante il peso dell’esistenza segnata dal tragico suicidio del padre, l’autore ha continuato a vivere, come anche il suo ricordo, preservando relazioni e connessioni che superano persino la morte.

 

Chi era Alberto Re?

Alberto Re nasce il 17 aprile del 1987 a Zingonia, un paesino della provincia di Bergamo, circondato dall’affetto dei genitori e dei suoi cari.
Ma la vita di Alberto viene sconvolta da una tragedia quando, a soli sedici anni, perde il padre che ha deciso di porre fine alla propria vita. Un momento che lascia un’impronta indelebile nella mente di Alberto, costretto ad affrontare il dolore della perdita e il conseguente tormento interiore.
Tuttavia, anziché lasciarsi consumare dalla disperazione, Alberto decide di trasformare il suo dolore in uno slancio, cercando di contribuire alla comprensione di un fenomeno che affligge sempre più la società contemporanea: il suicidio. Animato da un profondo desiderio di comprendere le cause e le implicazioni di questo atto estremo, oltre che di condividere i frutti di questa sua ricerca, Alberto dedica la sua vita agli studi in sociologia.
Col trascorrere del tempo il suo percorso si concentra su una vasta gamma di argomenti, che spaziano dalle diseguaglianze socioeconomiche alla salute mentale, passando da studi sulle identità individuali, fino a giungere allo studio partecipativo di esperienze autogestite di collettivismo e comunitarismo.

Purtroppo, però, il 12 luglio del 2018 all’età di trentuno anni, Alberto decide di seguire tragicamente le orme di suo padre, ponendo fine alla sua vita.