Ortodonzia – Allineatori dentali

Obiettivo

L’ortodonzia ha l’obiettivo di “Raddrizzare i denti” migliorando masticazione ed estetica del sorriso.

Ortodonzia: cos’è?

Ortodonzia: una branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio di anomalie nello sviluppo e posizionamento dei denti.

L’Ortodonzia (Orthos : dritto; gnathos: mascelle;  odontos : denti)  è la branca della medicina che si occupa della diagnosi delle malposizioni dento-scheletriche del terzo medio ed inferiore del viso  (disgnazie)  e quindi della terapia che prevede la ricollocazione tridimensionale delle basi ossee e il corretto allineamento degli elementi dentari al fine di garantire in forma prognostica la corretta fisiologia delle funzioni del cavo orale.

In parole povere un ortodontista è il dentista che si occupa di “raddrizzare” i denti.

L’apparato stomatognatico infatti , svolge delle multifunzioni fondamentali nell’economia biologica della persona e solo dei rapporti dento-scheletrici tridimensionali adeguati (eugnatici) ne consentono una fisiologia adeguata.

Il medico generico pediatra, l’otorinolaringoiatra,e coloro che professionalmente si occupano della prevenzione e della cura dei soggetti in eta’ pediatrica , sospettando la presenza di deviazioni dalla norma della crescita maxillo-mandibolare dovrebbero inviare il pazienze presso un ortodontista.

 

Ortodoniza e crescita

In base alla tipologia di problematica dento-scheletrica , al biotipo del soggetto, alla sua previsione di crescita, esiste un diverso approccio alla diagnosi ed al trattamento.

Da un punto di vista ortognatodontico si distinguono alcuni momenti topici nell’evoluzione della parabola di crescita del bambino:

  • l’infanzia
  • la fase che precede il picco di crescita pre-puberale
  • la fase finale di accrescimento
  • la fine della crescita

 

Ortodonzia: diagnosi ed esame obiettivo

La formulazione  diagnostica e’ il passo fondamentale per la programmazione del piano di trattamento e della prognosi .

L’esame obiettivo (ovvero la visita) e’ fondamentale ed insostituibile ; deve essere poi completata da esami strumentali come radiografie , tracciati cefalometrici ed eventualmente esami radiologici anche piu’ sofisticati (cone bean , tac).

Le malposizioni dento – scheletriche si estrinsecano nei tre piani dello spazio , orizzontale, sagittale e verticale ed  e’pertanto fondamentale  un’approccio  tridimensionale alle strutture anatomiche al fine di  accertarne le componenti stesse ed  i rapporti reciproci.

 

Ortodonzia e fasi della crescita

Elaborata la diagnosi vi sono varie fasi del trattamento ortognatodontico che devono essere predisposti individualmente e che variano con l’evoluzione della crescita.

Durante l’infanzia (mediamente dai 5 ai 9,5 anni con variazione tra maschi e femmine oltre che tra soggetto e soggetto) si esegue una terapia intercettiva attraverso l’eliminazione di fattori devianti della crescita come ad esempio le abitudini viziate,(succhiamento protratto del dito , respirazione orale, deglutizione alterata o atipica) , al fine di far riprendere all’organismo la sua dinamica endogena  accrescitiva e liberare le forze intrinseche dell’organismo che governano l’evoluzione somatica del bambino.

Durante questa fase vengono utilizzate apparecchiature ortopedico – funzionali che hanno lo scopo di neutralizzare i fattori sfavorevoli di crescita e ripristinare una corretta armonia delle funzioni stomatognatiche: sono pertanto  considerate le problematiche trasversali, le asimmetrie posizionali e strutturali delle basi ossee .

Vengono inoltre considerate le eventuali interferenze dentarie come le inversioni dei rapporti occlusali, i precontatti ecc.

Nella fase che precede il picco di crescita si intercettano i fattori eziologici intrinseci geneticamente determinati e si agisce sui vettori di accrescimento controllandone intensita’ , direzione e guidando le forze della crescita.

In fase dinamica di crescita l’ortognatodontista puo’ correggere i vettori di accrescimento scheletrico nelle componenti di intensita’ e direzione.

Le apparecchiature utilizzate sono di tipo ortopedico – funzionale e devono essere portate dall’inizio della fase del picco di crescita prepuberale fino alla fine del picco stesso.

Vengono corrette le discrepanze dento – scheletriche sul piano verticale ed antero-posteriori.

Al termine delle  fasi della crescita si esegue tramite apparecchiature fisse l’allineamento dentale ed il perfezionamento dei rapporti occlusali.

Segue una fase contenitiva in cui si stabilizza il risultato ottenuto.

 

L’ortodonzia nel paziente adulto

Nel caso il paziente si presenti all’attenzione dell’ortognatodontista alla fine della sua parabola di crescita, ci troveremo di fronte a possibilita’ terapeutiche differenti.

  • Se vi e’ solo un affollamento o delle mal posizioni dentali, ma le strutture scheletriche sono in armonia tra di loro e le funzioni stomatognatiche sono salvaguardate, si eseguira’ solo l’allineamento ortodontico delle arcate dentarie.
  • Se le strutture scheletriche sono in disarmonia tra di loro ovvero in una posizione non compatibile con le multifunzioni orali l’intervento sara’ ortodontico – chirurgico con il riposizionamento spaziale delle basi ossee e l’allineamento degli elementi dentali nelle arcate. A crescita finita le correzioni scheletriche sono possibili solo chirurgicamente.

Questo tipo di percorso terapeutico prevede una fase ortodontica di de-compensazione delle arcate dentarie, seguite dalla fase chirurgica di riposizionamento della o delle basi ossee implicate ,ed un’ultima fase di rifinitura ortodontica in cui si perfezionano i rapporti occlusali.

 

L’ortodontista: il dentista che si occupa di ortodonzia

L’ortodontista è un dentista che ha completato un percorso formativo di tre anni dopo la laurea in odontoiatria.

Uno specialista in ortodonzia si occupa della diagnosi, della prevenzione e del trattamento di tutte le tipologie di irregolarità dentale.

Per diventare spedialista in ortodonzia è necessario, dopo la scuola secondaria superiore:

  • frequentare 5 anni di corso di laurea  in odontoiatria e protesi dentaria
  • frequentare 3 anni di scuola di specializzazione in ortognatodonzia

In italia ci sono 19 scuole di ortognatodonzia.

Grazie a questa formazione specifica l’ortodontista assicura la massima competenza  in materia di allineamento dentale e correzione di malocclusioni.

 

Ortodonzia: le diverse terapie

Esistono due modi con cui il dentista ortodontista può curare una errata posizione dei denti:

  • Terapia meccanica: si interviene con un apparecchio ortodontico. Le moderne soluzioni consentono di intervenire con apparecchi discreti o addirittura trasparenti evitando l’antiestetico “sorriso di metallo”
  • Trapia chirurgica: qualora si agisca in età avanzata, è possibile che la posizione della mandibola sia definitiva. In tal caso potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente

Presso Villa Sant’Apollonia specialisti di Chirurgia Maxillo Facciale e di Ortodonzia lavorano a stretto contatto sullo studio del caso.

In questo modo si garantisce al paziente la scelta della cura adeguata al caso.

 

Tipologie di apparecchi ortodontici

A seconda del tipo di terapia e delle preferenze del paziente, l’ortodontista può adottare diverse soluzioni:

  • Apparecchio mobile: alcuni pazienti preferiscono questa soluzione. Possono così indossare l’apparecchio solo in alcuni momenti in modo da evitare l’imbarazzo di essere visti in pubblico. Per avere una terapia efficace, è comunque necessario tenerlo indossato. Se la preoccupazione del paziente è di carattere estetico, esistono altre soluzioni.
  • Apparecchio fisso: costituiti da un insieme di attacchi o brackets. Gli attacchi sono fissati ai denti e collegati da archi di filo in acciaio, titanio o materiali simili. Oggi è possibile realizzare apparecchi con attacchi di qualsiasi riducendo l’impatto estetico (con attacchi bianchi) o rendendoli un elemento decorativo. In alcuni paesi americani è nata la moda di portare appareccchi colorati anche senza avere reali necessità di terapia.
  • Allineatori invisibili: si tratta di apparecchi mobili realizzati in polimeri, di colore trasparente.

DOMANDE FREQUENTI

Normalmente si tende ad effettuare un inquadramento diagnostico intorno ai 7 anni di età al fine di valutare l’eventuale anomalia di crescita scheletrica delle ossa mascellari.
In casi particolari si puo’ intervenire ancora più precocemente.

Una volta valutato il caso, si può scegliere una soluzione che sia il più discreta possibile, valutando tra apparecchi trasparenti in polimeri e altre soluzioni.

No, ma l’apparecchio ortodontico esercita trazione sui denti e nel primo periodo questo può essere fastidioso, poi ci si abitua.